Ha perso la vista 9 anni fa e ha scoperto un talento naturale
Ora ristruttura le ville di Hollywood e conduce programmi in tv
Eric B., l'architetto cieco
che firma case-capolavoro
di ALESSANDRA VITALI
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Eric Brun-Sanglard
(foto dal sito
theblinddesigner.com)
"Per imparare a vedere, dovevo perdere la vista". E' successo nove anni fa, colpa di citomegalovirus da Hiv. Fino a quel momento, Eric - nato a Chamonix e "emigrato" negli Usa - si aggirava fra Parigi, New York e Los Angeles e lavorava come direttore creativo nelle campagne pubblicitarie dei profumi delle grandi maison, Chanel e Hermes, Dior e Lancome. Poi, il malanno. E la necessità di reindirizzare la propria vita professionale.
Quando ha perso la vista, aveva quasi finito di ristrutturare la propria casa sulle colline di Los Angeles, una villa degli anni Cinquanta. E, da cieco, ha completato il lavoro, rendendosi conto di avere un talento innato per l'architettura d'interni, per la percezione e l'organizzazione degli spazi, oltre a un gusto sottile allenato negli anni precedenti.
Essere diventato cieco gli ha conferito visibilità, celebre per il suo "tocco", che spesso ha dato vita a creazioni spettacolari o di gran pregio, come la riconversione di una casa anni Sessanta di Beverly Hills in un buen retiro in perfetto stile balinese. "Tutto è possibile - spiega sul suo sito - questo è il mio approccio alla sfida. Basta liberare le potenzialità di uno spazio e di quel che lo circonda".
"L'unico a non sapere che Eric è cieco, è solo Eric", ha detto il produttore cinematografico, e suo cliente, Richard Klug. E il designer Peter Dunham, che lo ha accompagnato in occasione di alcuni sopralluoghi, racconta di "un feeling che gli permette di 'vedere' lo spazio, stanza dopo stanza".
Si gira intorno, chiede che gli si descriva la stanza, continua a camminare, "calcola" pesi e misure usando l'eco e il proprio corpo come strumento di misurazione. "Nota i minimi dettagli - osserva Dunham - che ad altri sfuggirebbero, è straordinario". Poi, la percezione si fa dato concreto. Eric prende nota delle lunghezze contando i passi, utilizza congegni che "leggono" i colori e soprattutto un tecnigrafo che "traduce" le planimetrie in braille.
Ai media una storia come la sua non poteva sfuggire. Brun-Sanglard ha condotto programmi tv (Extreme Makeover Home Edition, How Do They Do That?), di parecchi è stato ospite oltre alle interviste sulla stampa americana e internazionale, dal Los Angeles Times a Libération. Ora (ha iniziato il 5 agosto) è alle prese con Designing Blind, sul canale Usa A&E, puntate di mezzora in cui rimette in sesto appartamenti e poi li disvela a proprietari stupefatti. Una maniera per alimentare la propria notorietà ma anche, dice, per essere d'esempio. "A tutti può capitare qualcosa di negativo nella vita, che ti pone immediatamente dei limiti. Ma i limiti possono essere un'opportunità".
(28 agosto 2006)
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